Come si cura il Mal dell’Esca della vite?

Come si cura il Mal dell’Esca è una domanda che molti viticoltori si pongono durante il periodo di potatura. Infatti, proprio questi giorni sono quelli in cui i viticoltori sono impegnati nei propri vigenti, nell’importante pratica della potatura. Vediamo insieme come affrontare questa fase del lavoro, in modo da ridurre il rischio di diffondere questa malattia tra la nostre piante.

Il Mal dell’Esca della vite è una patologia di carattere fungino, che assilla il lavoro di migliaia di viticoltori da parecchi anni e, a oggi, non ha ancora trovato una risposta univoca.

Nell’articolo precedente abbiamo affrontato le caratteristiche della malattia: vediamo ora come affrontarla.

Se vuoi rileggerlo e scoprire le caratteristiche del Mal dell’Esca, ecco il link:

Combattere il Mal dell’Esca: la prevenzione è fondamentale

A oggi, come abbiamo visto, non esistono fitofarmaci in grado di debellare il corso del Mal dell’Esca all’interno dei nostri vigneti, una volta che la malattia si è manifestata. Tuttavia,  è possibile contrastarla attraverso la prevenzione e ad alcuni accorgimenti.

In particolare, è bene sapere che:

  • Il primo accorgimento per prevenire la malattia all’interno del nostro vigneto, consiste nell’assicurarci di acquistare barbatelle non affette dai funghi che compongono il complesso del Mal dell’Esca. Il materiale vivaistico di partenza è quindi fondamentale;
  • Nei vivai vengono effettuati numerosi test per verificare la presenza di funghi sia sul portainnesto, sia sulle marze. Capita di sovente che alcune partite di barbatelle presentino infezioni e queste, purtroppo, possono poi estendersi ad altre piante;
  • Alcune cultivar sono molto più sensibili al Mal dell’Esca rispetto ad altre. Per esempio il Sauvignon è particolarmente soggetto a patologie di carattere fungino. Quindi, la scelta delle cultivar è una fase a cui prestare particolare attenzione per evitare brutte sorprese;
  • È importante prestare attenzione ai caratteri pedoclimatici del terreno per favorire il miglior sviluppo della pianta, garantendo l’equilibrio vegeto-produttivo delle piante stesse;
  • Per prevenire l’insorgenza del Mal dell’Esca, la potatura deve essere effettuata evitando tagli di ritorno e tagli grossi:

Dopo la potatura, è necessario disinfettare le ferite di potatura che presentano diametro più ampio, per prevenire l’entrata attraverso le ferite stesse, dei funghi del Mal dell’Esca.

Vite colpita da Mal dell'Esca
Sezione di una vite colpita da Mal dell’Esca

Prevenire il Mal dell’Esca durante la potatura

Prevenire il Mal dell’Esca con la potatura significa effettuarla rispettando i flussi linfatici ed evitando capitozzature o tagli di ritorno.

Infatti, la potatura in vigneto è molto spesso metodo di trasmissione di spore fungine.Le spore possono essere trasportate da un pianta all’altra proprio tramite le forbici infette.Da qui l’accorgimento preventivo della disinfezione delle forbici, non solo a fine giornata, ma addirittura tra una pianta e l’altra.

La potatura, benché sia un passaggio necessario  per garantire lo sviluppo corretto della pianta e garantire la produzione, comporta la creazione di ferite sulla pianta.

Proprio queste ferite possono diventare la porta di entrata dei funghi, che compongono il complesso del Mal dell’Esca. La pratica della disinfezione delle ferite più grandi con un liquido antifungino e antibatterico è quindi una pratica molto utile per prevenire la diffusione delle malattie di origine fungina, in particolare del Mal dell’esca, che è particolarmente insidiosa.

Grazie a questa pratica si andrà a diminuire la diffusione del Mal dell’Esca all’interno del nostro vigneto.

Ferita di potatura su Sauvignon Blanc
Ferita di potatura su Sauvignon Blanc

Accorgimenti pratici per la prevenzione del Mal dell’Esca durante la potatura

Riepilogando, quindi, posto che una volta diffuso il Mal dell’Esca è difficile interromperne il decorso perché non esistono dei fitofarmaci efficaci per debellarlo, è possibile mettere in atto degli accorgimenti per prevenirlo.

  • Evitare tagli grossi, capitozzature e tagli di ritorno, effettuando una potatura nel rispetto dei flussi linfatici della pianta;
  • Disinfettare le forbici tra una pianta e quella successiva;
  • Disinfettare le ferite di potatura più grandi;
  • Asportare i sarmenti dall’interfilare;
  • Asportare le piante malate.

Grazie a questi semplici  accorgimenti da attuare durante la potatura invernale, potremo ridurre significativamente la diffusione del Mal dell’Esca all’interno del nostro vigneto, prevenendo l’insorgenza della malattia.